domenica 26 luglio 2009

Amica mia


La tua storia troppo complicata da comprendere e da spiegare. Troppe sofferenze hai dovuto subire, per questo è facile capire il tuo bisogno di solitudine.
Persone pigre che non hanno la voglia di trovare la forza per darti il coraggio di ricominciare, ti abbandonano donandoti sofferenza nelle sofferenze.
Certo la tua malattia spaventa, perché non esiste una cura, è una malattia mentale, forse tra le peggiori. Le persone che sul tuo cammino hai incontrato si sono scordati che anche tu hai dei sentimenti, delle emozioni, così quando hanno finito il loro lavoro se ne vanno, lasciandoti nella tua solitudine ormai forzata.
Ricorderò sempre il nostro primo incontro, con disinvoltura mi presentai, tu mi sorridesti timidamente. Ci fu subito intesa e dopo poco tempo iniziasti ad abbracciarmi come gesto di amicizia. Un gesto che nella società dei sani è diventato privo di significato.
Io testarda non ti lascio sola, io testarda voglio farti conoscere quel poco che so, quei pochi luoghi che ho visitato.
Ti stai imponendo dolore fisico per poi trovare sollievo nella morte, ma io testarda non posso accettarlo, troppo velocemente mi sono affezionata, ed egoisticamente voglio farti vivere.
Sei un'emarginata dalla società, perché essendo tu una schizofrenica non puoi comprendere la realtà, ma per me sei un'amica che sta affogando.

venerdì 24 luglio 2009


Quando morirò sarà troppo tardi per dire "è troppo tardi". Dopo che sarò lì sdraiata, con il cuore fermo, il sangue solido, il corpo freddo, gli occhi fissi verso il cielo, i batteri decompositori si impossesseranno di me. Diventerò l'ennesima fonte di cibo, sazierò la terra, nutrirò le radici ed evaporerò nell'aria. Nel punto esatto in cui il mio corpo cadrà, proprio in quel punto, nascerà e crescerà l'albero della morte

giovedì 23 luglio 2009

"Che io possa vincere ma se non dovessi riuscire che io possa tentare con tutte le mie forze"


Il mio egoismo, il mio volermi estraniare dalla realtà mi ha sempre portato a provare emozioni mai provate prima, a cercare nuovi stimoli che possano completarmi.
Forse per questo non riesco più a fare a meno dei loro occhi ricchi di curiosità e semplicità, dei loro gesti affettuosi e sinceri.
Ogni volta al loro fianco è una sensazione nuova, è come se fosse la prima volta.
Molti dicono che sono una brava persona perché dedico quasi tutto il mio tempo libero a loro, ma non mi conoscono. Sono io che ho bisogno di loro e non viceversa; loro potrebbero tranquillamente fare a meno della mia compagnia, io senza di loro mi sentirei vuota, incompleta.
Come non sciogliersi davanti a un sorriso sincero? Come non commuoversi quando, superato il traguardo, ti corrono incontro alla ricerca di un sostegno?
Dalla società dei "sani" loro vengono emarginati perché considerati inferiori, in realtà sono gli unici che possono insegnarci a vivere, sono gli unici che possono insegnarci il vero significato della parola umanità.
Il coraggioso non è colui che compie un'azione straordinaria ma colui che nella quotidianità riesce a dare il mille per cento.
Ed io che posso dir loro? Semplicemente, grazie.



Quando qualcosa di bello finisce è difficile accettare la realtà. L'illusione ingombra le nostre menti per non ammettere la cruda verità.
Un cantante diceva che tutto va come deve andare, ma la mia complessa psiche non riesce ad essere uno spettatore passivo, lasciando che i fatti gli scivolino addosso. Stranamente, le mie personalità si sono coalizzate perché non possono permettere che l'infelicità prenda il sopravvento nei cuori delle persone che mi circondano. Un vecchio amico diceva sempre che continuando a fare la crocerossina avrei annullato la mia persona, forse aveva ragione, forse non aveva capito nulla di me. Perché quando la persona che ami è felice la sensazione è indescrivibile, così quando essa è triste, delusa, arrabbiata, affranta ci si sente piccoli e inutili.
Alle volte la sola vicinanza, il solo ascoltare non basta , le mie personalità irrazionali e razionali mi impongono di agire, ma le mie domande sono tante e tutte senza risposta. Come far ritrovare il sorriso a una coppia di vecchia data? Dovrò inventarmi qualcosa, purtroppo non sono mai stata molto fantasiosa né creativa.
Vorrei che il tempo scorresse più veloce per arrivare, finalmente, al momento in cui le risate veglino nuovamente sul loro volto ed io osservarli in un angolo lieta.