martedì 27 gennaio 2009

27 gennaio



Oggi è un giorno come un altro, si dice che sia la giornata della memoria...
ricordare...
ricordare che milioni di persone sono state private di essere persone; ricordare che milioni di persone utilizzate in campi di concentramento come animali, come cavie.
Sento ancora l'odore di carne umana che fuoriesce da forni crematori, se chiudo gli occhi rivedo la montagna di capelli e dei tessuti fatti con essi. Con la mente percorro ancora quei corridoi con i volti dei deportati. Ragazzi, bambini, donne ognuno con lo sguardo di non voler perdere quel briciolo di dignità rimasta, di non perdere l'anima. In quei giorni, in quegli anni non sono stati ebrei, omosessuali, testimoni di geova, politici, zingari, musulmani, persone con handicap a perdere la dignità, non sono stati loro perché non hanno compiuto nulla per cui perderla sono state le vittime di questa storia da non dimenticare. La dignità è stata persa dai soldati che eseguendo un ordine da un pazzo hanno compiuto gesti indescrivibili.
Ricoprdiamo cosa è stato e non facciamo nulla su cosa è oggi.
Oggi ragazze rese delle prostitute, ingannate, illuse su una vita migliore. Mafie che obbligano negozianti a pagare il pizzo, operai a lavorare 14ore al giorno nelle cantine. In molte nazioni c'è ancora la pena di morte valida solo per chi non ha una stabilità economica, prigioni dove svolgono atti di tortura. Violenza sulle donne, sui bambini..bambine costrette a sposarsi o a prostituirsi.
Dove sono finiti i diritti umani stipulati nel 1948? Non sono mai stati utilizzati, solo scritti su una carta e sventolata quando fa comodo.
Ricordiamo il passata ma quando penseremo al presente?

mercoledì 14 gennaio 2009

Guardo il mio passato e vivo ogni giorno come se fosse l'ultimo che mi hai regalato, guardo al futuro e non so cosa ci sarà, cosa mi sarà regalato o se riuscirò nei miei obbiettivi.
Non potrò mai scoprire ciò che si nasconde alla soglia del domani e forse non dovrei permettere al passato di ritornare, di confondermi, rompendo il mio equilibrio. Questo capita a noi persone instabili, a noi che decidono di seguire il proprio istinto e le proprie passioni. Come direbbe una Emo, sono io uguale e diversa a me stessa, ma come nascondersi dietro a un'icona, a un ideale e mischiarsi nella massa? Perché non essere un Noi formato individui diversi l'uno dall'altra ma con alcuni obiettivi comuni? Perché non essere un Noi in cui ci si aiuta a vicenda per il solo piacere di aver svolto una buona azione? Perché non si può essere un Noi come umanità unita invece che divisi in Nazioni per avere come regnante una o più persone che svolgono solo i propri interessi? Tanti perché senza risposta, forse la risposta esiste ma è meglio non pensarci. Anche nascondersi dietro a un dito non aiuta.
Tutto quanto detto è scontato che sia Socialmente Inutile, quale essere umano vorrebbe sapere tutta la verità e nient altro che la verità soggettiva di un unico individuo?
Se per una vota ascoltassimo invece che parlare? Se per una volta, se per quell'unica volta ci comportassimo da amici invece che da consumisti parte integrante di una società che arricchisce ricchi, forse i muti ricomincerebbero a parlare, riusciremmo a comprendere i silenzi. Ma no meglio il rumore assordante delle automobili, della Televisione, delle radio, di tutta quella tecnologia che dovrebbe aiutare l'uomo in realtà è diventata la nostra droga, così come tutte le medicine.
Come tutti i discorsi privi di un senso non ha un lieto fine.