lunedì 15 settembre 2008

Una storia da non dimenticare

C'era una volta un uomo piccolo, piccolo, piccolo e pelato che tutti chiamavano Nano.
Egli iniziò a rubare fin da quando era ancora in fasce, ma grazie a un suo simile (un uomo piccolo, piccolo, piccolo e pelato, che tutti chiamavano Occhialuto per via degli occhiali grandi che gli coprivano il volto) non fu mai arrestato e non pagò mai per i suoi reati.
Un giorno capì che per diventare ricco, ricco, ricco non poteva più continuare a comportarsi in questo modo e iniziò a comandare un popolo, ovviamente dopo essere stato eletto.
Non esistevano ancora le televisioni, l'unico mezzo di comunicazione era il giornale; tutte le case editrici erano sue tranne una: "Stella Rossa", predicava i diritti dei contadini, degli artigiani e non quello degli aristocratici e dell'alta borghesia.
Stella Rossa in realtà non faceva altro che fare della pubblicità, anche se negativa, a Nano, infatti i finanziatori di tale giornale fingevano solo di odiarlo per poi arricchirsi alle spalle del popolo.
Tutti i rappresentanti(sia amici sia nemici, anche se apparenti, di Nano) cercavano il più possibile di rubare nella cassa, in cui il popolo versava soldi per far sì che tutti potevano permettersi di essere visitati dal medico di ogni città, avere delle strade pulite in modo che le carrozze potessero viaggiare meglio...
Queste rapine svuotarono le casse cosicché le tasse aumentarono e anche i prezzi sugli alimentari ma il popolo non iniziò a protestare(solo alcuni), era troppo contento di quello che leggeva sui giornali ovviamente trattavano temi di pettegolezzo di questo o quell'altro aristocratico e di certo loro problemi di come trovare soldi per comprare il pane e sfamare figli non ne avevano.
Più le tasse aumentavano meno erano i risultati in quanto non c'erano più strade pulite, i medici erano per lo più tutti privati cosicché i contadini non potevano più curarsi, questo portò a forti epidemie di malaria e peste. Il popolo iniziò dunque a credere che tutte le sfortune erano causate da una maledizione di Dio, perché la gente non sosteneva sufficientemente il secondo Messia sceso in Terra: Nano.
La maggioranza del popolo cominciò a bruciare al rogo tutti non credenti nella religione di Stato (fino a quel momento vi era la legge della tolleranza e del rispetto reciproco, giustamente fu abolita grazie ai consiglieri di Nano); furono mandati doni a Nano affinché lui potesse placare l'ira di Dio.
Nel mentre di questa guerra dove tutti accusavano tutti di eresia gli aristocratici, l'alta borghesia amici e non di Nano svolgevano la propria vita nel lusso più sfrenato, ognuno di loro possedeva almeno tre o quattro castelli con tanto di servitù.
Questa Nazione era la più invidiata del mondo per la sua forte democrazia, leggi giuste e popolazione onesta, invece ora quella stessa Nazione ingannata da un criminale proclamandosi figlio di Dio diventando così dittatore; egli arricchì se stesso e altri mandando in rovina lo Stato perfetto.
Tutti i commerci con l'estero erano ormai bloccati, nessun capo di Stato si fidava di una mandria di creduloni e di Nano (ora denominato Buffone), questo creò un'ulteriore crisi che portò a un incremento delle epidemie, morirono quasi tutti fino a che Nano e i suoi persero tutte le ricchezze, furono obbligati ad emigrare e lavorare nelle piantagioni come schiavi.
Questa terra emersa è ormai disabitata in quanto non scorrono fiumi, non può essere utilizzate né per l'agricoltura né per l'edilizia, inoltre è anche avvelenata a causa della poca pulizia effettuata negli anni antecedenti alla tragedia.
I pochi sopravvissuti (emigrati anch'essi) scrissero questa storia per far in modo che mai più, in nessuna Nazione, possa accadere lo stesso.
Spero che postando in questo blog riesca ad eseguire questo loro sogno.

3 commenti:

Rigenerato ha detto...

hihihihi mi ricorda qualcosa...... che riguarda la realtà

Squilibrato ha detto...

Ogni riferimento è puramente voluto?

Gre ha detto...

Beh diciamo che la realtà ha inciso molto...