martedì 26 maggio 2009


Iniziò a guardare il cielo, si chiese come mai fosse così azzurro, così ricco di stelle. Si domandava come mai percepiva il color bianco invece che rosso visto che l'universo si sta espandendo e le galassie allontanando. Poi capì: il rosso viene inglobato da tutto ciò che non è rosso. Cominciò a sentirsi un insetto, lei misera donna insignificante, resa ancora più insignificante dal dittatoriale maschilismo, come poteva cercare di capire l'universo. Lei nella sua inutilità, nella sua piccolezza e imperfezione cercare di comprendere l'infinito.
Noi siamo destinati alla morte come tutto qui sulla Terra, siamo limitati e di certo non possiamo comprendere le antinomie di questo mondo che ci disprezza. C'è chi per vivere meglio si rifugia in una religione come dargli torto? Ma non scoprirà mai Dio se non dopo la morte e di certo non potrà tornare indietro a raccontarlo. La morte non può essere sconfitta nemmeno con la crema antirughe, neanche con i lifting, né tanto meno con i trapianti dei trapianti. Possiamo allungarci la vita ma non sconfiggere colei che ci donerà l'eterno riposo.


Scusate, si trattò di un semplice caso di onicocriptosi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

hahahah vide le stelle per un'unghia incarnita.