giovedì 21 maggio 2009

Ciò che mi diverte è che di solito si parla dell'amore romantico, quello travolgente, passionale dimenticandosi di quello non ricambiato, quello che vorresti non esistesse invece è lì che perseguita, come una macchia indelebile che non vuole andare via.
Non si può classificare l'amore nella sua molteplicità, però non credo sia giusto nei confronti per le persone che soffrono, che hanno sofferto e che, ahimè, soffriranno, non esplicare i lati negativi di questo forte sentimento.
All'inizio di una relazione tutto appare bello, sembra che il mondo stia sorridendo e che tutto è rose e fiori; poi chissà per quale motivo ci si abitua al partner fino a che via via l'amore si scioglie come neve al sole. Non oso immaginare quante persone siano state tradite: è come se il mondo crollasse addosso, forse neanche una pugnalata dritta al cuore può provocare tanto dolore. Non contiamo poi tutte le volte che si è stati rifiutati: una parte muore.
Non so per quale motivo oggi abbia avuto questa idea malsana di parlare di questo sentimento che ci riempie la vita, anche se a volte vorremmo che non ne facesse parte, forse perché ricco di ricordi o di tante piccole realtà che ogni giorno le persone vivono.
Forse Rhett aveva ragione quando si rivolse a Rossella dicendo "francamente me ne infischio" rinnegando tutto l'amore che per lei provò e che lei non ebbe mai per il marito.

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