martedì 9 giugno 2009


Ciò di cui sto per parlare non vi piacerà, perché vi risulterà inutile, incomprensibile e poco gradevole.
Voi, che non leggerete queste mie parole disperate, continuerete a non ascoltare la voce di una donna, ragazza, di una cittadina. Non fatelo potrebbe convertirvi al realismo oppure alla pazzia narrando di fatti presenti e già accaduti.
In un secondo ho ripercorso la storia italiana arrivando alla conclusione che l'unica definizione accettabile della sua unità è: "insieme casuale di popoli diversi che si odiano reciprocamente ma che hanno in comune l'ignoranza, la delinquenza e la voglia di essere sottomessi".
Mi insulterete ma ripensandoci non trovo altro termine migliore perché dovrei negare l'evidenza?
L'Italia esiste nella cartina geografica ed è espresso in una carta la quale ora ha preso il posto nelle toilette (se non avete compreso alla fine del post vi darò la risposta).
Questa Italia che io ho sempre ammirato, e forse troppo amato, per la sua diversità, per la sua voglia di vivere, per la sua sensibilità. In questi ultimi giorni ho scoperto che è stata tutta una mia illusione, un mio sogno, ora mi sono svegliata tutto è più chiaro e distinto da ogni fonte di dubbio.
L'Italia non esiste di conseguenza il popolo italiano non esiste. Si può parlare di popoli italiani i quali a sua volta non è formata da persone ma da pecoroni che ama farsi rompere senza l'uso della vasellina, ma questo è ovvio. Io soffro all'idea che tali avvenimenti mi abbiano portato a pensare questo dei miei concittadini, dei miei vicini di casa.
Credevo che almeno il vostro individualismo vi avrebbe portato a fare una scelta sensata, invece no, combattete andando contro i vostri stessi interessi. Io non ho mai preteso che il vostro stile di vita fosse uguale al mio, non ho mai preteso che pensaste come me. Però dal vostro combattimento sembrate come degli assettati che invece di andare incontro a un fiume vanno incontro al mare.
Cari miei vi sto dando degli stupidi pecoroni ignoranti, ed è proprio quello che penso di voi. Potreste ribattere che non avete un'alternativa valida, su questo si può anche concordare ma ricordate sempre queste parole "alle volte l'alternativa bisogna crearsela".
Più passano gli anni più credo che abbiate spento il cervello, perso la dignità e il senso di vergogna.
Insultandovi, insulto anche la pseudonazione di cui sono membro, purtroppo.
Da qualche giorno inizio a vergognarmi di avere la cittadinanza italiana, mi vergogno di avere dei pagliacci parlamentari, mi vergogno di vivere nella patria dei mafiosi, mi vergogno di avere come concittadini delle pecore che hanno paura di esprimere la propria idea.

Mentre scrivo queste parole di amarezza lo schermo mi appare sfocato, le lacrime percorrono il mio viso, ma voi che odiate la Madre Patria non potete capire. L'indifferenza con cui vivete ogni giorno mi uccide.
Tempo fa litigai con un mio amico perché sosteneva che voleva vivere all'estero, ora comprendo le sue motivazioni, e potrei anche attuare la sua tattica. Sì scappo come da codarda, è da troppi anni ormai che combatto una guerra persa in partenza se si è da soli o in poche persone.
Voi volete perdere diritti e libertà? Volete alimentare la mafia? Vi piace mettervi a novanta?
Fate pure, io non ci sto.





P.S La carta è la nostra cara e vecchia Costituzione!

2 commenti:

3my78 ha detto...

Non trovo che le tue parole siano un insulto, almeno dal mio punto di vista, perché più o meno è il percorso che ho fatto e sto facendo io. Con una differenza, tu sei molto più giovane di me e sei arrivata a questa riflessione con molti anni di anticipo...

Mi sto disinnamorando dell'Italia, ma soprattutto degli italiani. Il patriottismo che ho sempre avuto per questa gente sta scemando piano piano... Potessi me ne andrei anche io da questo posto, almeno non vedrei le ingiustizie non potendo far nulla se non scriverle in un blog letto da pochi intimi. Ma poi, anche scappando all'estero, sono certo che queste porcate non le vedrei? Penso di no, perché il mio non è odio ma solamente dispiacere nel vedere l'Italia sprofondare sempre più giù e nessuno, o pochi, accorgersi di ciò! Questo è il mio cruccio maggiore.

Gre ha detto...

Già ma quello che mi chiedo io, come sia possibile che i nostri concittadini invece che avvicinarsi alla felicità si allontanano. Come si fa ad odiare il luogo natio fino a questo punto: negare l'evidenza, fare finta che tutto vada bene quando in qualsiasi campo ci sono danni quasi irreparabili!