sabato 24 ottobre 2009

Forse era solo stanchezza


Dopo viaggi introspettivi nel mio essere e non aver compreso nulla di nuovo, sono tornata con i miei pensieri strampalati e arrivata alla conclusione che ciò che è scritto nella mia carta d'identità non mi identifica. Non mi sento italiana, la mia mentalità si discosta dai miei concittadini, apparentemente la gente vive bene, è felice del governo, l'ottimismo incombe su queste persone che in teoria dovrebbero avere la mia stessa formazione. Dovrei essere razzista come tutti, dovrei trascorrere le mie giornate a pensare dove andrò in vacanza, dove andare a ballare il sabato sera, e invece no, talvolta mi soffermo in quanti modi diversi potrei concedermi l'eterno riposo oppure cosa si dovrebbe fare perché l'Italia diventi qualcosa di bello, un luogo in cui sia piacevole vivere. Il mondo è infestato dai comunisti che fanno festini a cui aderiscono uomini piccoli con i capelli trapiantati di 70 anni e minorenni, ma che ne possiamo noi minuscoli essere che siamo semplicemente dei quark, anzi esserini più piccoli in confronto all'universo in espansione. Io ho visto gli alieni, sono i comunisti e stanno infestando il mondo che deve essere diviso in parti disuguali, l'80% al 20% e il 20% all'80%, altrimenti che mondo sarebbe? Non sarebbe formato da esseri umani.
Beato colui che ha creato la bomba atomica, solo che ha sbagliato doveva crearne mooolte di più, tante per ditruggere l'uomo il quale non è altro un aggregato di molecole le quali si specializzano e formano cellule le quali a loro volta formano organi di cui farei volentieri a meno. Eppure tutto è così, c'è chi è irrazionale e chi invece è razionale e giustifica la guerra. L'irrazionalità quantistica e relativa sostiene semplicemente che l'uomo è fatto di carne mentre la razionalità ha questa idea che l'uomo possiede la ragione. L'uomo ha torto, e se mai avesse un cervello lo userebbe male, notiamo che la storia non è insegnante ma semplicemente un libro noioso e polveroso che tutti dimenticano in fretta.
A 20anni sentirsi fuori dal gruppo, l'accorgersi di non avere nessuno al proprio fianco che lo prenda seriamente per il suo stato confusionale e pessimista, perdere la capacità di ridere, il sarcasmo che incombe nascondendo una cruda verità che non è chiara e distinta da ogni fonte di dubbio e dunque non può essere un'idea innata. L'irrazionalità si presenta da regina in un mondo in cui la razionalità principesca governa al posto della madre, tutti che ragionando sulle troppe popolazioni. Il bianco è l'unico colore conosciuto come simbolo di perfezione, quando è più plausibile l'abbronzatura.
Ma ormai siamo giunti al limite di una funzione la cui derivata è semplicemente un'incognita che simboleggia il nostro futuro, ed ovviamente il tutto è nel terzo quadrante.

2 commenti:

ExTinto ha detto...

Quadretto chiaro direi, anzi bianco, una splendida cornice in cui tutti i pensieri si riversano, miscelando una moltitudine di concetti che no lascia respiro a chi osserva la tela.

Anonimo ha detto...

Se può farti piacere sono qui a dirti che non sei la sola a pensarla così...non sei sola ma, temo, siamo veramente pochi...