martedì 17 febbraio 2009

Storia


Stavo correndo un lungo corridoio, sulle pareti erano appesi dei quadri impregnati di sangue, con parole a me sconosciute, che al giorno d'oggi non esistono più: Giustizia, Sicurezza, Convivenza, Umanità, Democrazia. Non potevo crederci , stavo percorrendo il corridoio del tempo. Ad un tratto mi accorsi che le pareti scorrevano nel verso opposto al mio, poi d'improvviso si fermarono: il quadro era lì. Con le loro immagini, la metafora era ovvia, tutte quelle parole, tutti quegli ideali sono stati cancellati, omessi da quel quadro. Un uomo vestito di bianco, a fianco un uomo un po' basso privo di capelli, e uomini nudi inginocchiati che pregavano questi due individui e prostitute svestite al loro fianco. Davanti a me il buio, cercavo di correre ma non potevo oltrepassare quel quadro e capii. Non potevo andare nel futuro, non potevo neanche cambiare strada, era ed è la storia del mio Paese. Una storia in cui non sapremo come andrà a finire se non vivendola.

2 commenti:

DiVx ha detto...

Il nano pelato e la candida checca.


La coppia perfetta.

Gre ha detto...

Già!! c'è da dire che in comune hanno l'altezza e la dittatura!!ahahah